Ci siamo. Finalmente, dopo mesi di anticipazioni, e dopo una straordinaria anteprima che venerdì 29 e sabato 30 ha visto andare in scena il bellissimo “Lipsynch” di Lepade, la terza edizione del Napoli Teatro Festival Italia comincia ufficialmente. Alla Compagnia Teatrale Europea, come accade dalla prima edizione del 2008, il compito di inaugurare la kermesse domani 4 giungo alle 21,00 al Teatro Mercadante, con una versione multietnica della tragedia di Shakespeare “Romeo and Juliet” diretta da Alexander Zeldin, seguirà, al Real Albergo dei Poveri, “Football Fotball” spettacolo di teatro danza di Haris Pasovic.
Un programma, quello voluto quest’anno dal direttore Renato Quaglia e dalla Fondazione Campania dei Festival, incentrato sulla durata. Spettacolo di lunga durata è l’attesissimo “Demoni” , 11 ore di teatro che il regista Peter Stein ha tratto dal romanzo di Fëdor Dostoevskij. Il grande autore russo ha anche ispirato il nostro Gaetano Ventriglia che ha ambientato “Delitto e Castigo” per le strade degli storici quartieri spagnoli di Napoli, che diventeranno per i due giorni della durata della rappresentazione, le strade di San Pietroburgo. Sempre ai Quartieri Spagnoli, al Teatro Nuovo, il neo direttore Antonio Latella porta in scena “Auguri e figli maschi”, una lunga maratona composta da 6 monologhi, per una durata complessiva di nove ore. La serialità appartiene anche ai progetti “Bizarra” e “L’Attesa” a cui il nostro giornale, che quest’anno è media partner del Festival, dedica due rubriche, che saranno aggiornate quotidianamente con tutte le notizie e tutte le curiosità a riguardo.
Sarà un Festival che abbraccerà tutta la città, nei ruoli deputati tradizionalmente allo spettacolo, come i grandi teatri cittadini quali il Mercadante e San Carlo (dove andrà in scena “El Diego” il singolare concerto che il Maestro Roberto De Simone ha dedicato a Diego Armando Maradona), alle sale più piccole, che ospiteranno sia spettacoli della selezione ufficiale che quelli del Fringe curato da E45 (più che mai in crescita nella struttura e nella qualità delle proposte), fino a luoghi insoliti quali il Dormitorio Pubblico (location dello spettacolo “La Fabbrica dei Sogni” di Davide Iodice), il Real Albergo dei Poveri, il Palazzo delle Arti (che ospiterà anche il dopo festival), fino alle strade della città (per “L’Attesa” ma anche per “Mezza Porta” lungo le storiche scale del Petraio) e della zone limitrofe (il rinato Rione Terra di Pozzuoli dove sarà in scena “Nuits de Pleine Lune”) e persino le vetrine di negozi quali Benetton (“Tango Toilet”) o la Fnac.
Un discorso a parte, infine, lo meritano le due sale che in soli due mesi sono state allestite, con risultati assolutamente encomiabili, negli spazi dell’ex fabbrica Peroni di Miano. Un vero gioiello di efficienza ed estetica, che offre al pubblico una straordinaria possibilità di assistere a spettacoli che sarebbe impossibile ospitare in sale tradizionali, e che chi ha assistito al bello spettacolo di Lepage ha già potuto sperimentare nel confort.
Questo in sintesi un programma che sarebbe impossibile dettagliare in un solo articolo, e che il nostro giornale sarà, come già nelle precedenti edizioni, seguirà con finestre news, approfondimenti e recensioni.
E che il Sipario si alzi!
Teatro